Sì, contrariamente a quanto si pensa.
La normativa sismica vigente (NTC 2008) prevede che gli edifici si possano danneggiare durante un terremoto. Infatti l’NTC 2008, al punto 3.2.1, definisce quattro stati limite, di cui solo due interessano gli edifici comuni:
Stato Limite di Danno (SLD): a seguito del terremoto la costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali, le apparecchiature rilevanti alla sua funzione, subisce danni tali da non mettere a rischio gli utenti e da non compromettere significativamente la capacità di resistenza e di rigidezza nei confronti delle azioni verticali ed orizzontali, mantenendosi immediatamente utilizzabile pur nell’interruzione d’uso di parte delle apparecchiature;
Stato Limite di salvaguardia della Vita (SLV): a seguito del terremoto la costruzione subisce rotture e crolli dei componenti non strutturali ed impiantistici e significativi danni dei componenti strutturali cui si associa una perdita significativa di rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali; la costruzione conserva invece una parte della resistenza e rigidezza per azioni verticali e un margine di sicurezza nei confronti del collasso per azioni sismiche orizzontali;
Anche per le strutture “antisismiche”, quindi, sono da prevedersi danni alle strutture in caso di eventi sismici.
Pertanto è sbagliato pensare che una struttura definita antisismica non sia danneggiabile dal terremoto.
D1: Che vantaggi dà il sistema di monitoraggio sismico?
R1: I dati registrati dal sistema di monitoraggio sismico BBOX permettono una quantificazione oggettiva e certa del danno, consentendo al tecnico verificatore di prendere in tempi brevi la migliore decisione.
Il sistema BBOX consente quindi:
-di minimizzare i tempi di fermo di produzione e le relative perdite di fatturato;
-di riprendere le attività in sicurezza;
-di ottimizzare le risorse necessarie per eventuali ripristini dopo il terremoto.
-di semplificare e velocizzare le pratiche di risarcimento del danno con le società di assicurazioni.
D2: Il sistema può prevedere i terremoti?
R2: Al giorno d’oggi il terremoto è un evento assolutamente non prevedibile.
D3: Il sistema BBOX può essere applicato a qualunque edificio?
R3: Il sistema di monitoraggio sismico BBOX può essere applicato vantaggiosamente a qualsiasi struttura a telaio, realizzata in calcestruzzo, in acciaio o altri materiali.
D4: Da cosa è composto il sistema di monitoraggio sismico BBOX?
R4: Il sistema di monitoraggio sismico BBOX è composto da:
-sensori accelerometrici;
-una o più unità di acquisizione dati;
-cavi per il collegamento dei componenti.
D5: Dove vengono applicati i sensori accelerometrici e le unità di acquisizione dati?
D5: I sensori accelerometrici vengono applicati alla base e alla sommità dei pilastri monitorati e in caso di edificio multipiano anche in corrispondenza dei vari interpiani.
Le unità di acquisizione dati vengono posizionate a seconda delle esigenze del committente.
D6: è necessario monitorare tutti i pilastri?
R6: No, è necessario monitorare solo alcuni pilastri.
D7: In che modo il sistema di monitoraggio sismico BBOX è utile ai tecnici responsabili della valutazione degli edifici nell’emergenza post sisma?
R7: Il sistema di monitoraggio sismico BBOX è un fondamentale ausilio per il tecnico verificatore incaricato di valutare l’edificio dopo un terremoto:
-consente di misurare gli spostamenti “reali” della struttura soggetta al terremoto;
-permette al tecnico verificatore di effettuare una valutazione anche in caso in cui gli elementi strutturali siano coperti da elementi secondari di finitura;
-il tecnico verificatore può contare su misurazioni “reali” a sostegno delle sue valutazioni;
-permette al tecnico verificatore di prendere decisioni in maniera molto più rapida.
D8: L’installazione del sistema di monitoraggio sismico implica modifiche strutturali?
R8: No, l’installazione del sistema di monitoraggio sismico non comporta modifiche strutturali.